Formazione continua: il diagramma di Gantt

Formazione continua: il diagramma di Gantt

Il diagramma di Gantt è uno strumento di supporto usato nelle attività di project management e prende il nome dall’ingegnere statunitense che lo ideò nel 1917.

È un diagramma cartesiano: l’asse delle ascisse riporta l’arco temporale in cui si sviluppa il progetto, quello delle ordinate le attività che ne determinano il compimento. La loro intersezione genera la rappresentazione grafica di un calendario di attività, utile a pianificare, coordinare e tracciare lo sviluppo del progetto evidenziandone lo stato d’avanzamento. Ne consegue un’estrema flessibilità, utile a gestire più agevolmente le eventuali modifiche da apportare in corso d’opera per raggiungere l’obiettivo.

Questo è solo uno dei tanti concetti appresi durante il corso di addetto back office.

Ringrazio Giorgio Attolini per la passione, preparazione e competenza con cui ci ha accompagnato in questo percorso e per aver condiviso la sua esperienza!

Presa Schuko: perché si chiama così?

Assistiamo spesso a dibattiti pro o contro l’(ab)uso di anglicismi in italiano, ma tutti ricorriamo a prestiti o calchi per comunicare nella quotidianità.

Tuttavia, la nostra lingua non è solo ricca di termini inglesi, anzi!

Un esempio al riguardo è la presa Schuko (o SchuKo), nome che indica un sistema di spina e presa per corrente alternata provvisto di molletta posta lateralmente anziché di spinotto cilindrico sulla presa per la messa a terra.

Il sistema Schuko è nato ed è stato brevettato in Germania e non è altro che l’acronimo di Schutzkontakt, cioè contatto di sicurezza.

Import-export: le codifiche Incoterms®

Una domanda frequente che mi viene posta durante l’interpretariato di trattativa in fiera riguarda chi tra esportatore e importatore si deve occupare di costi e responsabilità in ogni fase della movimentazione delle merci dalla sede dell’esportatore fino alla sede di consegna definita dall’importatore.

Per dirimere ogni dubbio ricorro agli Incoterms®, contrazione di International Commercial Terms, codifiche in uso nell’import-export dal 1936 e inserite all’interno dell’omonimo standard detenuto dalla Camera di Commercio Internazionale.

Per applicare le codifiche Incoterms® è necessario comprendere la movimentazione delle merci in un’operazione d’I-E, articolata in 12 passaggi, valutando preventivamente le quattro regole di attuazione primaria.

Le codifiche Incoterms® 2020 sono 11, suddivise in 4 gruppi e identificate sempre con 3 lettere. La loro applicazione è determinata dall’accordo tra le parti durante la trattativa di compravendita, salvo eventuali obblighi di legge del Paese di acquisto del bene (ha sempre la priorità) e deve essere obbligatoriamente indicata in fattura e nei documenti che la richiedono insieme al luogo geografico in cui avviene la resa della merce. 

Come si dice spicchio d’aglio in… ?

Per definire questa piccola porzione del bulbo dell’aglio, tedesco, spagnolo e russo ricorrono a parti del corpo umano. Il tedesco utilizza Zehe (dito del piede), spagnolo e russo si avvalgono di un dente, rispettivamente diente e эубчик чеснока (diminutivo di эуб).

Qui i link per la pronuncia corretta in tedesco, spagnolo, inglese e russo.

Linguaggio e pensiero

La lingua che parliamo plasma il nostro modo di pensare?

Lera Boroditsky, studiosa di scienze cognitive, durante questa TED conference del novembre 2017 dimostra, con esempi frutto delle proprie ricerche, come le differenze sintattico-lessicali tra le lingue influenzano il modo di pensare e la percezione dell’individuo.

La comunità aborigena australiana dei Kuuk Thaayorre non utilizza le parole “sinistra” e “destra” e definisce ogni aspetto della quotidianità avvalendosi dei punti cardinali, dallo spazio ai saluti (per dire “ciao” ricorrono all’espressione “Da che parte stai andando?”), senza tralasciare il tempo, determinato dal territorio e non dal corpo (la cronologia viene rappresentata graficamente da est a ovest e non da sinistra a destra, come la nostra scrittura).

Alcune lingue sono prive del tratto linguistico dei numeri, altre diversificano lo spettro dei colori, molte considerano il genere grammaticale (in tedesco il sole è femminile, in spagnolo è maschile, con effetti ben diversi al momento di descrivere la realtà) e distinguono il modo di narrare gli eventi (un inglese e uno spagnolo che hanno assistito allo stesso fatto, ne ricorderanno aspetti diversi, con diverse implicazioni in un’eventuale testimonianza oculare).

La diversità linguistica rispecchia la flessibilità e l’ingegno della mente umana, in grado di creare 7000 universi cognitivi; un patrimonio a rischio, stimando la perdita di una lingua a settimana. Ulteriore dato negativo, le conoscenze della mente e del cervello si basano su indagini di studenti universitari americani, escludendo una vasta fetta della popolazione mondiale.

Quanto descritto è una mia sintesi dell’evento citato in precedenza; chi fosse interessato ad approfondire l’argomento trova a questo link il profilo della studiosa nella pagina della UC San Diego e qui quello su Google Scholar.

Traduzione e asseverazione

La settimana è iniziata con un tour in tribunale per un’asseverazione.

L’asseverazione viene richiesta quando il traduttore deve attestare ufficialmente la corrispondenza del testo tradotto con il testo originale e si assume la responsabilità di quanto tradotto firmando un verbale di giuramento in presenza del cancelliere. Il testo sorgente (originale o in copia), la traduzione e il verbale devono essere rilegati a formare un unico fascicolo, dove saranno apposte le marche da bollo. Tra i documenti soggetti ad asseverazione annoveriamo diplomi, certificati, attestati, patenti, bilanci, …

Chi può richiedere un’asseverazione in Italia?

Contrariamente alle informazioni reperibili anche in rete, in Italia non esiste la figura del traduttore giurato, così come non ci sono regole precise che regolano tale procedura, che varia a seconda del tribunale.

Per quanto riguarda il Tribunale di Torino, il servizio può essere richiesto dal professionista che ha eseguito la traduzione; quest’ultimo può essere iscritto o non agli albi del Tribunale e della Camera di commercio ma deve essere persona diversa dal richiedente e non essere né parente né affine dello stesso. È sufficiente che si rechi presso l’ufficio competente con un valido documento di identificazione e la documentazione sopra indicata, che gli sarà immediatamente riconsegnata.

Screenshot del verbale di giuramento
error: Content is protected !!