Mese: Marzo 2021

Import-export: le codifiche Incoterms®

Una domanda frequente che mi viene posta durante l’interpretariato di trattativa in fiera riguarda chi tra esportatore e importatore si deve occupare di costi e responsabilità in ogni fase della movimentazione delle merci dalla sede dell’esportatore fino alla sede di consegna definita dall’importatore.

Per dirimere ogni dubbio ricorro agli Incoterms®, contrazione di International Commercial Terms, codifiche in uso nell’import-export dal 1936 e inserite all’interno dell’omonimo standard detenuto dalla Camera di Commercio Internazionale.

Per applicare le codifiche Incoterms® è necessario comprendere la movimentazione delle merci in un’operazione d’I-E, articolata in 12 passaggi, valutando preventivamente le quattro regole di attuazione primaria.

Le codifiche Incoterms® 2020 sono 11, suddivise in 4 gruppi e identificate sempre con 3 lettere. La loro applicazione è determinata dall’accordo tra le parti durante la trattativa di compravendita, salvo eventuali obblighi di legge del Paese di acquisto del bene (ha sempre la priorità) e deve essere obbligatoriamente indicata in fattura e nei documenti che la richiedono insieme al luogo geografico in cui avviene la resa della merce. 

Come si dice spicchio d’aglio in… ?

Per definire questa piccola porzione del bulbo dell’aglio, tedesco, spagnolo e russo ricorrono a parti del corpo umano. Il tedesco utilizza Zehe (dito del piede), spagnolo e russo si avvalgono di un dente, rispettivamente diente e эубчик чеснока (diminutivo di эуб).

Qui i link per la pronuncia corretta in tedesco, spagnolo, inglese e russo.

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